Ho sempre avuto timore degli uccelli. Ricordo che da piccola mi faceva paura tenere in mano un pulcino... ora è diverso... dal giorno che mio padre si riportò a casa quella piccola cornacchia raccolta per strada con un'ala spezzata che indubbiamente era caduta dal nido...
Mi presi cura di lei, la portai dal veterinario che le steccò l'ala... la misi in una gabbia e iniziai a darle cibo e acqua... andavo a scuola la mattina e prima di tornare a casa andavo a comprare carne macinata dal macellaio... poi di corsa a casa ad imbeccare la piccola cornacchia che nel frattempo cresceva.
L'ala guarì completamente e lei crebbe bella (per quanto belle possano essere le cornacchie) e in salute. Di lei ricordo i goffi e ridicoli tentativi dei primi voli, i bagni che si faceva nella bacinella che le preparavo ogni due giorni, il suo saltellarmi dietro per seguirmi in giardino, i voli che si faceva sopra la mia testa e i suoi atterraggi perfetti sulla mia spalla.
L'ala guarì completamente e lei crebbe bella (per quanto belle possano essere le cornacchie) e in salute. Di lei ricordo i goffi e ridicoli tentativi dei primi voli, i bagni che si faceva nella bacinella che le preparavo ogni due giorni, il suo saltellarmi dietro per seguirmi in giardino, i voli che si faceva sopra la mia testa e i suoi atterraggi perfetti sulla mia spalla.
Quando penso a quella cornacchia ripenso alle parole di mio padre: "lascia la porticina della gabbia sempre aperta, lascia che sia lei a decidere dove andare e quando...", ogni volta che ripenso a quella cornacchia non posso non pensare alla libertà di poter scegliere.
Se ve lo state chiedendo ho ancora paura dei pennuti!!!
Adoro la loro eleganza e il senso di leggerezza... ma li immagino saltellanti tra rami di alberi e lontano da gabbie e voliere...
... e anche se di carta la gabbietta deve avere la porticina aperta!!!